Il Forum di Telefisco

Iva

Registri sezionali

La Domanda Con la fattura elettronica non ci sono obblighi di istituire registri sezionali per eventuali fatture cartacee ricevute (es. da forfettari). Per le operazioni in reverse (es. l'integrazione delle fatture intra, autofatture) non è obbligatorio istituire il sezionale. E' corretto dire che il sezionale può essere utile solo in presenza di alti volumi di fatture?

La risposta dell'Esperto

Nel 2019 si continuano inevitabilmente a emettere o a ricevere ancora fatture non elettroniche (su carta, in pdf, in formato immagine, ecc.). Per il ciclo attivo, si pensi a quelle emesse verso i soggetti non residenti o non stabiliti ovvero i soggetti identificati (identificazione diretta o tramite rappresentante fiscale), mentre per il ciclo passivo si pensi a quelle ricevute dai forfettari o dai minimi. E’ possibile utilizzare un unico sezionale e non è necessario istituire diversi sezionali dei registri Iva, al fine di registrare i documenti analogici con una numerazione diversa rispetto alle e-fatture ovvero per evitarne la conservazione sostituiva, prevista solo per queste ultime. Dal 24 ottobre 2018, peraltro, è stata abolita la registrazione in ordine progressivo delle fatture passive e delle autofatture nel registro Iva degli acquisti (articolo 25, comma 1, dpr 633/1972). Per le fatture attive, invece, come già chiarito dalla risoluzione 10 gennaio 2013, n. 1/E, è possibile proseguire ininterrottamente, a condizione che sia garantita l’identificazione univoca della fattura, indipendentemente dalla natura analogica o elettronica. Così, ad esempio, alla fattura analogica numero 1, possono succedere le fatture elettroniche numero 2 e 3, l’analogica numero 4 e così via, senza necessità di ricorrere a separati registri sezionali, fermo restando il rispetto della conservazione sostitutiva solo per quelle elettroniche (risposta alle Faq dell’agenzia delle Entrate del 27 novembre 2018). Luca De Stefani