Rivalutazioni ed estromissioni
L'affrancamento del saldo attivo
La Domanda Premesso che una società ha effettuato la rivalutazione dei beni ex articolo 15, commi da 16 a 23, del Dl 185/2008, in tale sede non ha affrancato il saldo attivo di rivalutazione che pertanto è in sospensione d'imposta. Si chiede se in occasione della rivalutazione dei beni prevista dall'articolo 1, commi da 140 a 147, della legge 147/2018 (che ha prorogato sia la rivalutazione che l'affrancamento del saldo attivo in sospensione d'imposta mediante il versamento dell'imposta sostitutiva del 10%) è possibile affrancare tutto o parte del saldo attivo di rivalutazione in sospensione costituito nel bilancio al 31 dicembre 2008 e tutt'ora iscritto in bilancio.
La risposta dell'Esperto
La legge 145 del 30 dicembre 2018 ha riproposto la rivalutazione dei beni d’impresa a tutte le società che non adottano i principi contabili internazionali. Il Dl 185/2008, all’articolo 15, comma 22, specifica che “le imposte sostitutive (...) devono essere versate, a scelta, in un'unica soluzione entro il termine di versamento del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo di imposta con riferimento al quale la rivalutazione è eseguita, ovvero in tre rate di cui la prima con la medesima scadenza di cui sopra e le altre con scadenza entro il termine rispettivamente previsto per il versamento a saldo delle imposte sui redditi relative ai periodi d'imposta successivi”. Ciò significa che il versamento dell’imposta sostitutiva dovuta per la rivalutazione del bene e per l’affrancamento del “saldo attivo” di rivalutazione deve avvenire contemporaneamente e non è possibile oggi affrancare il saldo creato con una precedente rivalutazione. Andrea Luigi Bonacina e Giorgio Gavelli