Dichiarazioni 2019
Il subentro esclude la cedolare secca
La Domanda In riferimento alla nuova normativa inerente la possibilità di assoggettare a cedolare secca al 21% il canone di locazione, per contratti stipulati a partire dal primo gennaio 2019, avente ad oggetto unità immobiliari classificate nella categoria C/1. Si chiede se a seguito di istituzione di usufrutto avvenuto nell'anno 2019, nei confronti di un figlio, di un immobile commerciale, per il quale esiste un contratto di locazione, è possibile da parte dell'usufruttuario che subentra nel contratto di locazione optare per la cedolare secca.
La risposta dell'Esperto
La legge di Bilancio 2019 (145/2018), al comma 59 dell’unico articolo, ha ampliato la sfera di applicazione dell’imposta sostitutiva sulle locazioni, inizialmente riservata ai soli immobili residenziali. Viene pertanto introdotta, a partire da gennaio 2019, la possibilità, per i locatori persone fisiche, di applicare la cedolare secca del 21% per gli immobili accatastati alla categoria C/1 (negozi e botteghe). E' stato però stabilito che si può optare per la medesima cedolare esclusivamente per i nuovi contratti stipulati nel 2019. Nella fattispecie rappresentata il subentro nella posizione di una parte non modifica la sussistenza del contratto originario, che permane. Si ritiene pertanto che non possa applicarsi il regime della cedolare secca. Stefano Cingolani