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Accertamento

I figli coadiutori nell'impresa familiare

La Domanda Un padre ha iscritto, ai fini Inail e Inps, come coadiutore familiare il figlio nella propria impresa. E' corretto, ai fini fiscali, "pagare" uno stipendio al figlio, il quale non dichiara alcun reddito (in quanto solo coadiutore, e non collaboratore, di impresa familiare)? Si ritiene che il carico fiscale sia comunque assolto regolarmente dal padre.

La risposta dell'Esperto

L’articolo 60 del Tuir stabilisce che risultano indeducibili, tra gli altri, i compensi erogati a fronte del lavoro prestato o dell’opera svolta nell’impresa da parte dei figli dell’imprenditore e di coloro che partecipano all’impresa familiare di cui all’articolo 5, comma 4, dello stesso Testo unico. Ciò in quanto i compensi corrisposti ai familiari partecipanti all’impresa familiare - seppure tassati in capo a questi ultimi sulla base della norma da ultimo richiamata, limitatamente al 49% dell’ammontare risultante dalla dichiarazione dei redditi dell’imprenditore e proporzionalmente alla relativa quota di partecipazione agli utili – non costituiscono, per la stessa impresa, un costo, bensì la ripartizione dell’utile d’esercizio. Ad ogni modo, considerando simile forma di tassazione dei collaboratori familiari, sostanzialmente “per trasparenza” ex articolo 5, comma 4, del Tuir, e a fronte dell’indeducibilità dei compensi per l’impresa, tali compensi effettivamente corrisposti ai figli risulteranno parimenti non tassabili in capo al percipiente per il relativo importo. Con riferimento al “coadiutore familiare”, soggetto che non partecipa agli utili dell’impresa familiare (si veda la legge 463/1959), dal momento che il comma 4 dell’articolo 5 del Tuir individua la stessa partecipazione agli utili quale presupposto per l’imputazione dei redditi per trasparenza (nel limite del 49 per cento), a fronte del lavoro prestato dal medesimo non vi sarà alcuna tassazione in capo allo stesso coadiutore, venendo invece il reddito dell’impresa familiare tassato a seguito di imputazione all’imprenditore, nonché, eventualmente, ad altri collaboratori familiari. Nondimeno, vista la tassazione dei redditi dell’impresa familiare in capo a tali altri soggetti e, comunque, l’indeducibilità ex articolo 60 del Tuir dei compensi corrisposti ai figli dell’imprenditore, dal punto di vista fiscale il coadiutore familiare (figlio) non risulterà parimenti assoggettato a imposizione per eventuali somme che gli dovessero essere corrisposte da parte dell’imprenditore (padre); ciò, nella specie, senza considerare la correttezza, in prospettiva civilistico-negoziale, dell’erogazione di tali somme. Francesco Paolo Fabbri