Riscaldamento e contabilizzatori

Contabilizzazione in locale distaccato

La Domanda In un edificio a maggioranza residenziale e piano terra commerciale, con riscaldamento centralizzato a colonne montanti, un negozio si è distaccato nel 1999 (previ lavori di ristrutturazione completa con realizzazione di impianto autonomo con pompa di calore) senza richiedere l'autorizzazione del condominio. Da allora continua a pagare per intero anche le spese di consumo di metano perchè l'assemblea si rifiuta di accettare lo stato di fatto. Questo anche dopo l'entrata in vigore del nuovo Codice del Condominio che riconosce la possibilità di distacco e dopo la presentazione di una relazione tecnica che prova (sulla base delle fatturazioni) l'avvenuta diminuzione dei consumi dopo il distacco. Nel frattempo, la C.T. è stata ristrutturata con cambiamento delle caldaie (senza alcuna diagnosi energetica) con mantenimento della potenza calorica originaria, perchè l'Assemblea asserisce che il locale potrebbe, un domani, chiedere di riallacciarsi all'impianto condominiale, anche se la proprietà era disposta a rinunciare alla comproprietà dell'impianto. Adesso sono state effettuate le opere per la contabilizzazione (naturalmente non in questo locale che non ha più radiatori) , ma l'Amministratore ha presentato un prospetto di spesa, comprendente anche la totalità delle valvole termostatiche, suddiviso per millesimi di proprietà. Tutto ciò è corretto? In ogni caso, dopo l'entrata in funzione della contabilizzazione, cosa dovrà pagare questo locale, privo di qualsiasi elemento riscaldante condominiale?

La risposta dell'Esperto

Ritengo che la suddivisione "per millesimi di proprietà" della spesa che il condominio ha sostenuto per eseguire "le opere per la contabilizzazione" sia corretta. Da questa spesa, però, deve essere scorporato il costo delle valvole termostatiche e quello relativo alla loro installazione che deve essere addebitato a ciascun condomino sulla base del numero di dette valvole installate nelle singole unità immobiliari. Il proprietario del "locale" in questione dovrà pagare le spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma. Fausto Dell'Orto