| Parere |
La Corte costituzionale, con la pronuncia n. 217/10 nel dichiarare inammissibile la questione di legittimità costituzionale della norma che sembrava vietare questa sospensione (articolo 49 Dlgs 546/92), ha fornito un’interpretazione costituzionalmente orientata della medesima disposizione. Secondo tale interpretazione non sembra preclusa, infatti, la possibilità degli effetti della sentenza. Di recente, però, la Cassazione, con la sentenza 21121/10, ha dichiarato inammissibile la richiesta di sospensiva proposta con il ricorso in cassazione, posto che secondo l’orientamento della stessa Corte, nel processo tributario è esclusa ogni possibilità di tutela cautelare nei confronti dell’efficacia esecutiva della pronuncia di secondo grado, secondo quanto stabilito negli articoli 49 e 68 del Dlgs 546/92. Nonostante tale ultima pronuncia della Cassazione, si ritiene che, alla luce dell’interpretazione fornita dalla Corte costituzionale, lei possa chiedere la sospensiva. Naturalmente, però, in base a quanto previsto dall’articolo 373 del cpc questa andrà presentata al giudice l’ha emessa (Ctr). La norma infatti prevede che il ricorso per cassazione non sospende l’esecuzione della sentenza. Tuttavia il giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata può, su istanza di parte e qualora dall’esecuzione possa derivare grave ed irreparabile danno, disporre con ordinanza non impugnabile che la esecuzione sia sospesa o che sia prestata congrua cauzione.
Francesco Falcone
Antonio Iorio
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