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Dal 22 ottobre il contribuente può contare su un nuovo e più semplice modello per richiedere l'esercizio dell'autotutela, cioè il riesame di un atto che deve essere corretto o annullato. Nonostante non sia un elemento opzionale per l'amministrazione fiscale, ma obbligatorio in caso di errore, l'autotutela ha sempre avuto un'applicazione incerta. Alcuni uffici la utilizzavano già qualche anno prima del 1997, quando ancora non era stata ancora inquadrata nella normativa. Il regolamento del 1997 riconosce il principio che chi ha il potere di fare ha anche il dovere di correggere eventuali suoi errori. La domanda per l'autotutela è piuttosto semplice ma la risposta non sempre può essere positiva per il contribuente. In tal caso si può percorrere la via del ricorso contro il diniego o l'atto impositivo originario. Consulta le risposte
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