Parere |
Gli ETF sono fondi aperti le cui quote sono liberamente trattate e negoziate in continua sui mercati regolamentati. Il loro meccanismo di creazione avviene in modo che a fronte di un paniere di titoli (appartenenti ad esempio ad un indice) venga emesso un certo numero di ETF sul mercato. Questa funzione spetta a particolari soggetti detti “Authorized Partecipant” che sono soggetti a precise regole nel trade-off tra paniere di titoli e numero di ETF emessi. Questo interscambio avviene solo sul cosiddetto mercato primario accessibile solo da intermediari istituzionali, mentre la clientela retail opera solo sul secondario negoziando i singoli ETF. Dunque, a differenza dei fondi comuni di investimento la negoziazione dell’ETF in borsa (mercato secondario) non determina nessuna variazione del relativo capitale. Questa rappresenta la vera innovazione degli ETF in quanto si evitano i costi di negoziazione e di spread bid-ask che affronta un fondo comune di investimento, il quale deve intervenire sul mercato per acquistare dei titoli a fronte delle nuove richieste di sottoscrizione. Nell’ETF invece vi è una minimizzazione di costi (mancando il turnover proprio dei fondi comuni) e una massimizzazione della capacità di replica del benchmark di riferimento.
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