Parere |
Il portafoglio è sicuramente aggressivo, specialmente se costruito in “un colpo solo”: sarebbe opportuno suddividere gli acquisti magari in qualche mese per evitare di scegliere un momento sfortunato. Basta investire una parte in liquidità (sempre con un ETF) o semplicemente lasciarli sul conto corrente, visti i bassi tassi di remunerazione.
A livello globale il portafoglio è esposto sulle principali economie e su quelle emergenti, scelta azzeccata per chi punta veramente al lungo periodo come il lettore. Forse una perplessità è sull’eccessivo peso assegnato all’oro, pari ai mercati emergenti, forse il peso della commodity potrebbe essere ridotto incrementando l’esposizione azionaria. Tuttavia, l’etf sull’oro investendo “nel fisico” non è esposto ai rischi legati alla chiusura ed apertura dei contratti futures che incidono, come costi, sugli altri etf legati alle materie prime.
A livello obbligazionario, visto il basso livello dei tassi invito il lettore a fare una riflessione se almeno nella fase iniziale, visto che intende ribilanciare, non sia più idoneo - sempre di Lyxor – scegliere un etf con durata residua inferiore per esporsi meno al rischio di un rialzo dei tassi.
A livello di “fallimenti”: i titoli degli ETF sono depositati presso una banca depositaria e di conseguenza sono in capo all’investitore, non ci sono pertanto rischi di nessun tipo – quando il sottostante è depositato . Ovviamente possiamo ipotizzare qualche complicazione per riprendere i titoli se una primaria banca fallisse, ma la separazione dei patrimoni è garantita. Crediamo che nel lungo termine gli ETF siano uno dei luoghi migliori per posizionare i risparmi
CM
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