Parere |
Un dato che emerge con sempre maggior frequenza dagli studi e dai rapporti statistici, realizzati dalle Camere di commercio e principalmente dall’Istat, è la richiesta, da parte delle imprese, di figure tecniche e personale specializzato in elettronica, informatica, contabilità, meccanica, statistica, esperti nel settore ambientale e nelle fonti di energia rinnovabili nei cd. green jobs. Le figure professionali “manuali” sono sempre più richieste dal mercato del lavoro e rappresentano una delle caratteristiche del made in italy. Tuttavia per i giovani è importate continuare il cammino scolastico-universitario anche in un percorso associato studio-lavoro per acquisire nuove conoscenze e per essere sempre più competitivi nel panorama italiano ed in quello europeo dove la sfida non è solo soltanto migliorare i livelli delle competenze ma creare il macht tra competenze e occupazione. L’obiettivo è assicurare una maggiore coerenza tra le competenze generate dai poli educativi e i bisogni concreti dei datori di lavoro. Migliorare la preparazione delle persone ed orientarle nel proprio percorso professionale non serve solo a consentire agli individui di trovare un lavoro migliore – con ovvi riflessi sulla qualità della vita - ma anche a renderle più flessibili nell’adattamento al cambiamento, così da contribuire attivamente ai risultati della propria imprese e, in generale, all’innovazione. “
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