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Dividendi

Cessione quote e plusvalenza

La Domanda I soci di una Spa con capitale sociale di 120.000 euro cedono le quote di nominali 70.000 euro e patrimonio netto di 500.000 euro al prezzo di 1.000.000 , di cui 50.000 euro all’atto di cessione e altri 950.000 euro nell'arco di tre anni, circa 300.000 euro l'anno. Nell’anno di stipula del contratto hanno una minusvalenza di 20.000 euro e ogni anno una plusvalenza; il secondo anno si portano in diminuzione la minusvalenza dell’anno precedente?

La risposta dell'Esperto

La determinazione del reddito diverso (plusvalenza o minusvalenza) e la sua imputazione ai vari periodi d’imposta deve essere effettuata avendo riguardo per l’effettivo incasso del corrispettivo, e contrapponendo alla quota-parte di corrispettivo via via incassato la corrispondente quota-parte di valore fiscalmente riconosciuto della partecipazione. Nell’esempio proposto, si intende che la partecipazione ha un valore fiscalmente riconosciuto di 70.000 euro. Nel periodo d’imposta di cessione, quindi, all’incasso di 1/20 (un ventesimo) del corrispettivo (50.000 su 1.000.000) deve essere contrapposto 1/20 del valore fiscalmente riconosciuto cioè 3.500. Si realizza quindi una plusvalenza pari a 46.500 (50.000 - 3.500) da assoggettare a tassazione con aliquota 26%. Nei periodi d’imposta successivi, in concomitanza con gli incassi, si procederà seguendo la medesima logica. Pertanto, ogni anno si andrà ad assoggettare a tassazione una quota-parte della plusvalenza complessivamente realizzata. Francesco Avella