Parere |
Si tratta di servizi le cui spese vengono normalmente sostenute “a consumo”, mediante la rilevazione di misuratori a ciò dedicati.
Nel caso più frequente, esiste un contatore generale (l’unico valevole per il rapporti col fornitore) al quale sono collegati una serie di contatori individuali mediante i quali viene effettuata la ripartizione dei singoli consumi.
Nel caso di mancanza di tali misuratori, soccorreranno i criteri generali individuati dalla giurisprudenza che sono: per l’acqua il numero medio di abitanti stabili, e per il riscaldamento un criterio tabellare basato sulla volumetria delle porzioni esclusive e/o sulla superficie radiante dei termosifoni.
Luigi Salciarini - Csn Anaci
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