| Quesito |
| Oggetto |
rumori da impianto idrico |
| Quesito |
Il condomino che abita sopra di me, quando utilizza l'acqua innesca un rumore assimilabile ad un gocciolio che a volte è continuo ovvero discontinuo. Nel tempo sparisce gradatamente. Più volte sollecitato a capire le cause di questo incoveniente, si è sempre rifiutato di farlo. Per fortuna o per sfortuna non vi è perdita di acqua, per cui mi resta "solo" il fastidio del tichettio. Che cosa posso fare per convincerlo ad intervenire?
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| Data quesito |
| Inviato |
04-10-2010 15.14 |
| Parere |
| Risposto |
04-10-2010 15.56 |
| Parere |
Il caso esposto dal lettore rientra nella previsione dell'art. 844 c.c.. Si tratta di immissioni di rumori dalla soprastante unità immobiliare a quella di proprietà del lettore, per le quali l'Ordinamento appronta una tutela soltanto se tali immissioni "superano le normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi". Il giudizio sulla normale tollerabilità varia di volta in volta a seconda della concreta situazione di fatto.
A parte gli aspetti penali, che contemplano come illecito il disturbo della quiete pubblica e il riposo delle persone (art. 659 c.p.), in ambito civilistico si tratta di immissioni di rumori moleste (art. 844 c.c.), per le quali è esperibile una procedura d'urgenza avanti all'autorità giudiziaria.
Maurizio Cardaci - Consulente Ape
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