La risposta dell'Esperto

La possibilità di dilazionare quanto dovuto sulla base degli avvisi bonari viene prevista dall’art. 3-bis del Dlgs 462/1997. In proposito la relazione tecnica del maxiemendamento al Dl 21/2022 riporta che rientrano nella disposizione di cui al nuovo articolo 37-quater esclusivamente i soggetti che adempiono per intero alla pretesa inclusa nell’avviso di regolarità, beneficiando quindi solo questi ultimi dell’ampliamento del termine da 30 a 60 giorni. Ciò in quanto, secondo la citata relazione, l’articolo 37-quater si rifà unicamente all’articolo 2, comma 2 del Dlgs 462/1997, motivo per cui “l’estensione del termine interessa solo coloro che effettuano il pagamento integrale delle somme dovute (con sanzioni ridotte a un terzo) entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione di irregolarità e non anche coloro che optano per il pagamento rateale” (il quale ultimo risulta infatti disciplinato dal successivo art. 3-bis del medesimo Dlgs 462/1997, come riportato in precedenza). Per quanto riguarda, invece, gli avvisi bonari che vengono notificati agli intermediari sulla base della scelta espressa in dichiarazione, i 60 giorni previsti dall’articolo 2-bis, comma 3 del Dlgs 462/1997 rimangono fermi e dovranno decorrere al richiamato termine di cui all’articolo 2, comma 2 dello stesso decreto, che risulta ordinariamente ampliato ex articolo 37-quater del Dl 21/2022 nel periodo 21.05.2022-31.08.2022. Francesco Paolo Fabbri