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Imu coniugi residenti in due comuni
La Domanda Un soggetto nel 2017 e 2018 ha cambiato per motivi di lavoro la propria residenza in un altro comune senza avere in questo Comune nessuna agevolazione Imu. Nella vecchia abitazione, di sua proprietà, hanno continuato a vivere il coniuge ed i suoi figli. Per questa abitazione spetta l’esenzione Imu prima casa.
La risposta dell'Esperto
Grazie alle modifiche apportate dall’articolo 5-decies del Dl 146/2021 alla disciplina Imu, per i coniugi residenti in Comuni diversi spetta, a partire dal 1° gennaio 2022, l’agevolazione per l’abitazione principale (e per le relative pertinenze) per un solo immobile, scelto dai componenti del nucleo familiare tramite la presentazione della dichiarazione Imu. Diversamente, con riferimento ai periodi d’imposta precedenti e non ancora decaduti, vi è stata giurisprudenza di legittimità che ha stabilito che i coniugi residenti in Comuni diversi non hanno in ogni caso diritto ad alcun beneficio per l’abitazione principale (Cassazione 4166, 4170, 20130/2020 e 2194/2021); nella successiva pronuncia 17408/2021 i giudici hanno, invece, affermato che l’agevolazione in esame può spettare anche nell’ipotesi di separazione della residenza dei coniugi senza che vi sia una frattura del rapporto coniugale (ad esempio per motivi di lavoro), dovendo quindi “accertarsi in quale di questi immobili si realizzi l’abitazione ‘principale’ del nucleo familiare, riconoscendo l’esenzione solo allo stesso”. Dal momento che, nel caso in esame, il coniuge che ha modificato la propria residenza non ha usufruito di alcuna agevolazione Imu, si ritiene che si possa sostenere la spettanza del beneficio per l’abitazione principale laddove risiedono l’altro coniuge e i figli (i quali rappresentano senz’altro il “nucleo familiare” a cui fa riferimento la norma). Da notare che il ministero delle Finanze ha ritenuto sussistenti i presupposti per la disapplicazione delle sanzioni sul passato. Francesco Paolo Fabbri