| Parere |
Al di là del caso specifico, bisogna rilevare che generalmente i proprietari degli immobili dati in locazione concludono regolari contratti di locazione, proprio in ragione della tutela dei loro diritti nei confronti dei conduttori. La disciplina vigente sulle locazioni, e in particolare l'art. 5,comma 2, della legge 431/1998 prevede un contratto ad hoc per gli studenti universitari, con la precisazione però che siano studenti fuori sede; contratto che viene scelto dai locatori anche perchè presenta interessanti agevolazioni fiscali, invero sia per i locatori che per i conduttori. Per i locatori, in particolare, si prevede la riduzione del 40,5% sul canone annuo da denunciare nella dichiarazione dei redditi, nonchè del 30% dell'imposta di registro del contratto, oltre alla possibilità per i Comuni di riduzione o esenzione dall'ICI. Tale tipologia di contratto, che potrebbe fare al caso suo, può essere sottoscritta da studenti (in corso oppure fuori corso) nei Comuni ove si sia un'Università o una sede di corsi universitari distaccati, la loro durata non può essere inferiore a sei mesi e non superiore a trentasei mesi, con facoltà di rinnovo automatico qualora non pervenga disdetta nei termini previsti nel contratto. In tale contratto di locazione non è consentita la sublocazione e il canone di locazione risulta sensibilmente inferiore ai prezzi di mercato, siccome viene definito dagli accordi locali sulla base di fasce di oscillazione per aree omogenee stabilite negli accordi stessi. Qualora non potesse concludere tale tipologia di contratto, perchè ad esempio suo figlio è residente nel Comune in cui è sita l'Università, o qualora non volesse scegliere tale tipologia contrattuale, potrebbe comunque stipulare contratti di locazione ordinari a canone libero o "concertato" oppure contratti di locazione di natura transitoria. Le consiglio, in ogni caso, di regolarizzare quanto prima la situazione di suo figlio.
Augusto Cirla
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