Parere |
Il conseguimento della laurea in giurisprudenza in Spagna abilita direttamente all’esercizio della professione, e questo ha portato alcuni studenti italiani ad intraprendere la “scorciatoia spagnola”. (Si veda anche l’articolo del Sole-24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2009/03/spagna-avvocati.shtml).
Tuttavia, la scorciatoia non è poi così agevole. Oltre a diversi adempimenti burocratici, occorre anche sostenere otto-dieci esami, in base a quanto stabilito dall’ateneo spagnolo cui ci si rivolge. Superare tali esami è tutt’altro che scontato, perché sono in forma scritta e evidentemente svolti nella lingua locale: insomma, occorre conoscere molto bene lo spagnolo (e, si presume, il diritto spagnolo). Inoltre è previsto che a breve (nel 2011) anche in Spagna sarà introdotto un esame di Stato che prevede il praticantato.
Giancarlo Gasperoni, Università di Bologna, collaboratore di AlmaLaurea
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