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Quesito
Oggetto erasmus
Quesito Mia figlia (3° anno laurea di primo livello, economia alla statale di Milano) vuol fare un Erasmus in Spagna: io credo sia solo una perdita di tempo. Ho visto che sua sorella quando ci è andata non ha dato neppure un esame. Chi ha ragione? Paola Franceschi, Milano
Data quesito
Inviato 07-06-2010 10.46
Parere
Risposto 07-06-2010 13.02
Parere L'Erasmus è un'esperienza universitaria e personale molto valida, arricchente sotto diversi profili. Va premesso che l'ateneo di iscrizione è tenuto a riconoscere gli esami sostenuti nell'ateneo ospitante, sulla base del contratto di studio/formazione che gli studenti definiscono prima della partenza con i docenti responsabili dei due atenei, e che• gli studenti non devono pagare alcuna somma all’università ospitante né per l’iscrizione né per la frequenza dei corsi né per sostenere gli esami. Quali vantaggi derivano dall'Erasmus? Consente di apprendere una lingua straniera a livello avanzato, allarga gli orizzonti culturali, permette di instaurare relazioni umane e professionali oltreconfine e taluni sostengono che rafforzi la fiducia in se stessi. Soprattutto, uno studio realizzato alcuni anni fa dal consorzio AlmaLaurea ha messo in luce che i laureati Erasmus hanno tempi di inserimento nel mercato del lavoro più brevi e retribuzioni mediamente più elevate a un anno, tre anni e cinque anni dalla laurea rispetto ai laureati che non vantano soggiorni all’estero. L’esperienza Erasmus va senz’altro sostenuta e attiene alla responsabilità del singolo farla fruttare appieno. Federica Laudisa, Osservatorio regionale del Piemonte per l'Università e il diritto allo studio