Ravvedimento fatture false

Nel manuale operativo 2018 sulla lotta all'evasione la GDF evidenzia (p. 152) in tema reati di cui all'articolo 2 DLGS 74/2000 che il soggetto che detiene le fatture per operazioni fittizie emesse da altri, oppure le annoti in contabilità senza trasfonderne le risultanze in dichiarazione, non può essere chiamato a rispondere in sede penale. A tal riguardo in base alle indicazioni della stessa GDF il contribuente "scoperto" in sede di verifica potrebbe spontaneamente ravvedersi presentando, ove non lo avesse già fatto, una dichiarazione veritiera e corretta garantendo all'Erario l'immediata percezione del debito di imposta. Tale impostazione deve superare i precedenti giurisprudenziali per i quali il reato si doveva considerare commesso con la presentazione della prima dichiarazione, non valendo a tal riguardo la presentazione di una successiva dichiarazione integrativa corretta ?

Inviata il 01  febbraio  2018 alle ore 09:29

Quello che la GDF nella Circolare 1/2018 chiama, virgolettandolo, "ravvedimento", riguarda il comportamento del contribuente che ancora non abbia presentato una dichiarazione fraudolenta (e che pertanto non risulti punibile, nemmeno a titolo di tentativo, avendo meramente detenuto o registrato in contabilità le fatture false, senza però provvedere a riversarle in una qualunque dichiarazione, anche non annuale). Nel momento in cui, invece, il contribuente abbia presentato una prima dichiarazione fraudolenta (inficiata dall'utilizzo di dette fatture false), essendosi verificato il momento consumativo del reato, egli non potrà ovviarvi presentando una seconda differente dichiarazione, anche se corretta e veritiera. Il "ravvedimento" riguarda pertanto il solo contribuente che, non punibile ex articoli 2 e 6 del Dlgs 74/2000, non abbia ancora presentato una dichiarazione fraudolenta e provveda, vistosi scoperto all'esito dello svolgimento di controlli fiscali, a presentarne (tempestivamente) per la prima volta una veritiera e corretta. Non pare pertanto potranno risultare superati in alcun modo, sul punto, i pregressi orientamenti giurisprudenziali, come confermato dalla GDF nel corso di Telefisco 2018. Davide Torcello

Inviata il 05  febbraio  2018 alle ore 16:10