Purtroppo, la cessione del credito d'imposta sulle semplici ristrutturazioni edilizie non è possibile. Dal 2018, ci sono quattro differenti norme che disciplineranno la cessione a terzi dei crediti derivanti dalle detrazioni Irpef e Ires e precisamente: - quella per tutti gli interventi, agevolati al 50-65-70-75%, sul risparmio energetico qualificato (su singole unità immobiliari o su parti comuni condominiali) per gli incapienti, con possibile cessione anche alle banche (articolo 14, comma 2-ter, decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63); - quella per tutti gli interventi, agevolati al 50-65-70-75%, sul risparmio energetico qualificato (su singole unità immobiliari o su parti comuni condominiali) per tutti i contribuenti (anche non incapienti), senza possibilità di cessione alle banche (articolo 14, comma 2-sexies, decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63); - quella per gli interventi antisismici sulle “parti comuni”, agevolati al 75% (riduzione di una classe di rischio) o all’85% (riduzione di due classi di rischio), per tutti i contribuenti (anche non incapienti), senza possibilità di cessione alle banche (articolo 16, comma 1-quinquies, decreto legge 4 giugno 2013, n. 63); - quella per l’acquisto, agevolato al 75% (riduzione di una classe di rischio) o all’85% (riduzione di due classi di rischio), di unità immobiliari, sulle quali, dopo la “demolizione” e la “ricostruzione dell’intero edifico”, l’impresa ha effettuati interventi antisismici, per tutti i contribuenti (anche non incapienti), senza possibilità di cessione alle banche (articolo 16, comma 1-septies, decreto legge 4 giugno 2013, n. 63). Luca De Stefani