Il comma 909 della legge 205/2017, modificando il Dlgs 127/2015, ha previsto che, con decorrenza 1 gennaio 2019, per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato, e per le relative variazioni, sono emesse esclusivamente fatture elettroniche utilizzando il Sistema di Interscambio (SdI). Dalla lettura della norma si evince chiaramente che il Sistema di interscambio è indispensabile perché la fattura elettronica si possa considerare emessa. Per maggior chiarezza: il decreto 3 aprile 2013, n. 55, recante il Regolamento in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica, all’articolo 2, comma 4, ha stabilito che la fattura elettronica si considera trasmessa per via elettronica, ai sensi dell'articolo 21, comma 1, del Dpr 633/1972, e ricevuta solo a fronte del rilascio della ricevuta di consegna da parte del Sistema di interscambio. Ai sensi dell’articolo 21, comma 1, del Dpr 633/1972, infatti, la fattura cartacea o elettronica si ha per emessa all'atto della sua consegna, spedizione, trasmissione o messa a disposizione del cessionario o committente. La fattura elettronica, quindi, per essere emessa e consegnata al destinatario necessita obbligatoriamente della sua contestuale trasmissione al Sistema di interscambio. Quest’ultimo si pone come soggetto intermedio tra il mittente e il destinatario della fattura pertanto l’atto di emissione di una fattura elettronica coincide con la sua trasmissione al SdI, anche se la data indicata sulla fattura fosse anteriore (mai posteriore). Pier Paolo Ceroli