Prelievi non giustificati

L'articolo 7-quater del Dl 193/2016 ha previsto l'abrogazione, dall'articolo 32 del Dpr 600/1973, delle parole "o compensi". Tale circostanza, quindi, ha determinato la non applicazione della "riclassificazione" a compensi dei prelievi non giustificati, da parte dei lavoratori autonomi, in analogia con quanto sancito dalla Corte costituzionale con sentenza 228/2014. Ciò posto, però, dalla consultazione della "scheda di lettura" del Dl 193/2016 redatta dal servizio studi del Senato della Repubblica e dalla Camera dei Deputati emerge testualmente che "si deve ritenere che con la norma in esame si chiarisce che anche con riguardo ai versamenti non può trovare applicazione la presunzione legale relativamente ai rapporti bancari dei lavoratori autonomi". Pertanto vorrei sapere: 1) se l'abrogazione della predetta presunzione, alla luce di quanto sopra, si applica effettivamente anche ai versamenti oltre che ai prelevamenti; 2) la decorrenza della disposizione in esame (indagini finanziarie già notificate al contribuente o da notificare?) 3) gli effetti di tale disposizione ai fini dell'imposta sul valore aggiunto.

Inviata il 01  febbraio  2017 alle ore 21:49

L'agenzia delle Entrate, in occasione di Telefisco, ha precisato che la modifica normativa non ha interessato i versamenti, per i quali quindi rimane in vigore la regola che costituiscono presunzione di reddito qualora non risultino “giustificati”. Inoltre, è stata precisata la valenza non retroattiva di tale disposizione. Laura Ambrosi

Inviata il 02  febbraio  2017 alle ore 17:33