La domanda
Procedura rimborso non residenti
Un'impresa italiana, che effettua prestazioni di servizi in un Paese Ue ed emette fatture a committenti locali non soggette ad Iva per l'articolo 7-ter 633/72 con l'annotazione dell'inversione contabile, può chiedere un rimborso Iva per acquisti di beni (da venditori locali) effettuati in tale Paese Ue? Preciso che l'impresa italiana non ha acquisito partita Iva locale.
Inviata il 30
gennaio
2014 alle ore 09.52
La risposta dell'esperto
L’articolo 38-bis1 del Dpr 633/1972 stabilisce che i soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato italiano possono richiedere a rimborso, attraverso la competente amministrazione finanziaria (agenzia delle Entrate), l’Iva assolta sugli acquisti ed importazioni effettuate in un altro Stato membro della comunità. Il successivo comma 2 stabilisce che elementi ostativi, verificati durante il periodo di riferimento del rimborso, alla richiesta del medesimo, sono:
a) il non aver svolto un’attività di impresa, arte e professione;
b) l’aver unicamente effettuato operazioni esenti o non soggette che non danno diritto alla detrazione dell’imposta;
c) l’avvalersi del regime dei contribuenti minimi;
d) l’avvalersi del regime speciale per i produttori agricoli;
I suddetti elementi, se verificati, saranno causa di respingimento della richiesta di rimborso avanzata dal contribuente presso l’agenzia delle Entrate.
Si ricorda infine che il termine previsto per la presentazione della domanda di rimborso presso l’agenzia delle Entrate è il 30 settembre dell’anno solare successivo a quello per il quale si chiede la somma a rimborso. Le istanze di rimborso devono essere avanzata unicamente attraverso l’apposito canale telematico.
Inviata il 04
febbraio
2014 alle ore 23.02