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La domanda
licenziamento con vizi pocedurali

nel caso in cui il datore di lavoro effettua un licenziamento con vizi di forma per celare un reale intento discriminatorio (quindi per esempio senza indicare i motivi del recesso), potrebbe il giudice essere obbligato a limitare il suo giudizio all'ipotesi del vizio procedurale senza poter estendere automaticamente il giudizio all'aspetto della presunta discriminazione? ciò può creare un vantaggio per il datore di lavoro che potrebbe avere interesse a licenziare senza motivo celando il reale intento discriminatorio, nel caso in cui il lavoratore nel ricorso non sia puntuale nello smascherare il reale disegno datoriale.

Inviata il 23  aprile  2013 alle ore 10.32

La risposta dell'esperto

qualora il lavoratore rilevasse l'intento discriminatorio con onere della prova a suo carico, il giudice nel corso del giudizio rilevando l'intento discriminatorio disporrebbe la piena reintegra ed il risarcimento con pagamento delle retribuzioni dalla risoluzione all'effettivo reintegro.

Inviata il 23  aprile  2013 alle ore 18.01