Riscaldamento e contabilizzatori
Impianto sbilanciato
La Domanda Il mio condominio, di 4 piani, ha 58 anni ed ha un impianto riscaldamento centralizzato a pavimento. Gli appartamenti non possono essere parzializzati con valvola termostatica e contatore calore a meno di ingenti spese e interventi invasivi. Gli inquilini del piano rialzato lamentano temperature inferiori ai 18 gradi, al secondo piano sono OK, al terzo e quarto piano a volte la temperatura raggiunge i 27/28 gradi tanto che si è costretti ad aprire le finestre in pieno inverno. E' un continuo scontro tra chi lamenta freddo e chi deve aprire le finestre per non soffocare. L'amministratore sostiene che occorre garantire il minimo di legge al piano rialzato quindi gli altri piani manterranno finestre aperte in inverno con sprechi colossali. Mi sembra assurdo, ho proposto il riconoscimento di una quota al piano rialzato in modo da partecipare al costo di utilizzo di eventuali altre sorgenti di calore. Proposta rifiutata. Cosa possiamo fare?
La risposta dell'Esperto
La questione risulta di complessa soluzione e deve necessariamente tenere conto delle esigenze personali dei condomini e della effettiva situazione dello stabile. Pare importante, al fine di replicare, conoscere tutti gli elementi della circostanza. Dagli elementi proposti, in ogni caso, pare possibile ipotizzare alcune considerazioni. La soluzione più pratica per risolvere il problema sarebbe quella di suddividere le zone di riscaldamento dotando i vari appartamenti di valvole termostatiche. Tale intervento risulta decisamente dispendioso, ma ai sensi del decreto 141/2016 risulta obbligatorio a partire da dicembre 2016. Pare consigliabile, anche per evitare il rischio di eventuali sanzioni, dotarsi delle citate valvole e consentire quindi un utilizzo più efficiente del riscaldamento, evitando sprechi e garantendo a tutti i condomini una temperatura adeguata alle esigenze individuali. Enrico Morello